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giovedì 18 luglio 2013

Shinsekai Yori Pagine 30-31

Quando ascolto attentamente, posso sentire la debole melodia portata dal vento.
“Allora chiamiamolo un pareggio” disse Satoru, ed i bambini vennero fuori dal nascondiglio in gruppi di due e tre.
Tutti, che avevano età comprese tra gli 8 e gli undici anni, avevano trascorso l'intera giornata impegnati in un cattura la bandiera su larga scala. È qualcosa di simile ad una lunga battaglia a palle di neve in pieno inverno, dove ci sono due squadre che devono invadere il territorio avversario e alla fine chi riesce a catturare la bandiera dell'altra squadra vince. Quel giorno, la nostra squadra aveva commesso un grave errore durante la prima mossa, e sembrava rischiassimo davvero di perdere.
“Non è giusto. Anche noi eravamo sul punto di vincere,” Maria mise il broncio. Lei aveva la pelle più chiara di tutti gli altri, e aveva grandi occhi chiari. Ma più di ogni altra cosa, i suoi capelli rosso fuoco la rendevano cospicua.
“Forza, arrendetevi.”
“Esatto, perché siamo stati migliori,” Ryou intervenne dopo Maria. Anche a questa età, Maria aveva la stoffa di una regina.
“Perché dovremmo arrenderci?” Risposi indignata.
“Perché siamo stati miglior,” Ryou ripeté la stessa cosa.
“Ma non avete ancora preso la nostra bandiera,” guardai Satoru.
“È un pareggio,” dichiarò.
“Satoru, sei in questa squadra, non é vero? Perché prendi le loro parti?” Maria sbottò.
“Non è colpa mia, la regola dice che il coprifuoco è al tramonto.”
“Ma il sole non è ancora tramontato.”
“Pensaci meglio, è solo perché siamo in cima alla collina, giusto?” Dissi, trattenendo la mia irritazione. Anche se di solito siamo buone amiche, in momenti come questi, Maria mi infastidisce.
“Ehi, dobbiamo andare sul serio,” disse Reiko preoccupata.

“Quando sentiamo “Going Home”, dovremmo tornare subito.”

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