Storia del meta-demone
Questa storia narra i fatti avvenuti circa centocinquant'anni fa.
C'era un ragazzo che raccoglieva erbe sulla montagna. Assorto nella
raccolta, arrivò alla Barriera Sacra. Aveva già raccolto tutte le
erbe all'interno della barriera quando gli capitò di alzare lo
sguardo, e vide che ce n'erano molte altre al di fuori.
Era sempre stato avvertito di non uscire fuori dalla Barriera
Sacra. Se per qualche ragione avesse dovuto farlo per forza, doveva
esser accompagnato da un adulto.
Ma non c'erano adulti in giro. Il ragazzo era tentato e pensò che
andare fuori solo per poco sarebbe andato bene. Fece uscire prima la
testa. Doveva solo accucciarsi sotto la barriera, cogliere
alcune erbe, e tornare indietro. Così non ci sarebbero stati
problemi. Il ragazzo scivolò tranquillamente sotto la corda. I
foglietti ondeggiavano e frusciavano.
In quell'istante, venne improvvisamente colpito da una sensazione
sgradevole. Oltre al senso di colpa per aver disobbedito agli adulti,
c'era un'altra sensazione di disagio che non aveva mai sperimentato
prima.
Rassicurandosi che fosse tutto a posto, si avvicinò alle erbe.
In quel momento video un meta-demone che veniva verso di lui.
Anche se aveva circa la stessa altezza del ragazzo, aveva un
aspetto spaventoso. La sua rabbia turbinava come un alone di fuoco,
bruciando ogni cosa avesse intorno. Come il meta-demone si
avvicinava, così falciava tutto ciò che gli si parava davanti e
infiammava il fogliame.
Il ragazzo impallidì, ma costrinse se stesso a non urlare e fece
un passo indietro. Se solo fosse riuscito a scivolare di nuovo sotto
la corda, il meta-demone sarebbe dovuto scomparire.
Ma un ramo si spezzò sotto i sui piedi.
Il meta-demone girò la sua testa, mostrando un viso
completamente privo di emozioni. Fissò il bersaglio della sua
rabbia.
Il ragazzo si chinò sotto la corda e scappò più in fretta che
poteva. Tutto sarebbe andato bene se fosse entrato nella protezione
della barriera.
Ma quando guardò indietro, anche il meta-demone si era chinato
sotto la corda!
In quel momento, il ragazzo capì di aver fatto qualcosa di
irreparabile. Aveva invitato un meta-demone all'interno della
barriera.
Il ragazzo piangeva mentre scendeva dal sentiero di montagna. Il
meta-demone lo inseguiva senza sosta.
Il ragazzo corse lungo il bordo della barriera, verso il corso
d'acqua nella direzione opposta al villaggio.
Quando si guardò alle spalle, il volto del demonio era nascosto
dal sottobosco. Solo i suoi occhi luminosi e la bocca ghignante erano
visibili.
Il meta-demone cercava un percorso per arrivare al villaggio.
Il ragazzo non poteva permettere che ciò accadesse. Se il
meta-demone lo avesse seguito, l'intero villaggio sarebbe stato
probabilmente distrutto.
Attraversato l'ultimo tratto del sottobosco, uno strapiombo gli
apparve davanti. Il ruggito del fiume sul fondo riverberava sulle
pareti. Attraverso la gola c'era appeso un nuovo ponte di corda.
Il ragazzo non attraversò il ponte. Invece, si diresse a monte
lungo il bordo della scogliera.
Quando guardò indietro, il meta-demone aveva raggiunto il ponte e
lo stava cercando.
Il ragazzo corse risoluto.
Poco dopo, un altro ponte apparve in lontananza.
Si avvicinava al ponte che si stagliava contro il cielo nuvoloso.
Consumato da anni di esposizione agli agenti atmosferici, ondeggiava
paurosamente, quasi come a fare un cenno.
Il ponte poteva cadere in qualsiasi momento. Nessuno lo aveva
usato per più di dieci anni ed era stato sempre avvertito di non
attraversarlo.
Lentamente, il ragazzo iniziò ad attraversare il ponte.
Le corde emisero un fruscio inquietante. Le tavole erano fatte di
quercia, ma sembravano pronte a rompersi da un momento all'altro.
Quando era circa a metà strada, il ponte cedette improvvisamente. Guardando indietro, vide che anche il meta-demone
aveva messo piede sul ponte.
Il ponte oscillava sempre più selvaggiamente come il meta-demone
si avvicinava.
Il ragazzo guardò il fondo della valle. Era vertiginosamente
lontano.
Alzò lo sguardo. Il meta-demone era ormai vicino.
Quando riuscì a vedere chiaramente il volto sgradevole del
meta-demone, il ragazzo, brandendo la falce che aveva con sé, in un
solo movimento, tagliò le corde che tenevano il ponte.
Il ponte si girò verso il basso e il ragazzo per poco non
scivolò, ma in qualche modo riuscì ad afferrare la corda.
Il meta-demone era caduto sul fondo? Il ragazzo guardò. In
qualche modo, anche il meta-demone si era aggrappato alla corda. Si
voltò lentamente guardandolo con sguardo omicida.
La falce era caduta nella valle. Non poteva più tagliare le
corde.
Cosa doveva fare? Pregò i cieli. Non importa se muoio; ti
prego di non lasciare che il meta-demone entri nel villaggio.
Forse il desiderio del ragazzo raggiunse i cieli? O era che le
funi non potevano più sopportare il loro peso?
La corda si spezzò, mandandoli giù nella valle. Il ragazzo ed il
meta-demone scomparvero dalla vista.
I meta-demoni non sono mai apparsi da allora.
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