Ma forse un giorno, in un futuro in cui
i ricordi dei popoli saranno scomparsi, la nostra stoltezza ci riporterà
a ripercorrere ancora una volta lo stesso percorso? Non riesco a
liberarmi di questa paura.
Per tanto decisi improvvisamente di scrivere tutto, ma ancora una volta, mi ritrovai
disorientata. Mi sentivo come se i miei ricordi fossero stati in parte consumati, rendendomi incapace di ricordare la
veridicità di dettagli importanti.
Anche se mi sono confrontata con le
persone che erano lì in quel momento, cercando di carpire i dettagli
per compensare le lacune dei nostri ricordi, ero sorpresa di scoprire
che anche i ricordi che condividevamo fossero contraddittori.
Per esempio, poco prima di incontrare
il Falso Minoshiro sul Monte Tsukuba, indossai degli occhiali da sole con le lenti rosse. Ricordo questa cosa molto chiaramente, ma per
qualche motivo, Satoru è certo del fatto che io non abbia indossato
nessun tipo di occhiali. E non solo quello, Satoru alludeva al fatto
che a trovare il Falso Minoshiro sia stato soltanto lui.
Naturalmente, una tale affermazione così ridicola, è assolutamente
falsa.
Misi da parte l'orgoglio, intervistai
tutte le persone che mi venivano in mente, e mi sono imbattuta in
punti sempre più in conflitto. Durante questo processo, mi sono
accorta di una verità innegabile. Cioè, non esisteva una singola
persona i cui ricordi non siano stati distorti per fargli nascondere
le proprie colpe.